Non sono
contrario alla “pentola a pressione”, (ricordate Boldi ), ed
anche per il 5G cerco di affidarmi a notizie ufficiali e/o quantomeno,
affidabili.
Ho cercato, quindi, informazioni sul sito dell’OMS.
Ci possiamo fidare ?
Ci dobbiamo fidare, abbiamo bisogno di esperti autorevoli (sembra !) e soprattutto intellettualmente onesti (sembra !).
Quindi ho esaminato le considerazioni di questi esperti, ma sono rimasto DELUSO !
Alla domanda “Che cos’è il 5G” viene risposto con una affermazione, secondo me, deviante : “Si prevede che il 5G aumenterà le prestazioni e una vasta gamma di nuove applicazioni, incluso il rafforzamento della sanità elettronica (telemedicina, sorveglianza a distanza, telesurgery)”.
Che ci siano settori importanti come la salute, lo stiamo verificando oggi con questo dannato virus. Che ci siano settori che abbisognano di innovazione e “sfruttamento” del mondo informatico, senza alcun dubbio questa è la sanità. Ma prima di adottare strumenti e mezzi superveloci e capaci, dovremmo stabilire protocolli di comunicazione aperti, efficaci, gratuiti ed affidabili. E sulla sanità (mondiale), c’è molto da fare, Ilaria Capua ce lo ha insegnato.
A proposito di “rischio sanitario” l’OMS ci dice che “sta conducendo una valutazione del rischio sanitario dall'esposizione alle radiofrequenze, coprendo l'intero intervallo di radiofrequenze, incluso il 5G, che sarà pubblicato entro il 2022.”
E nel frattempo, che succede ?
Forse è venuto il momento di applicare il principio di precauzione come è spiegato all’articolo 191 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea che si riferisce a un approccio alla gestione del rischio in base al quale, se vi è la possibilità che una data politica o azione possa danneggiare il pubblico o l’ambiente, e se non c’è ancora consenso scientifico sulla questione, la politica o l’azione in questione non dovrebbe essere perseguita. Una volta disponibili più dati scientifici, la situazione dovrebbe essere riesaminata.
Ho cercato, quindi, informazioni sul sito dell’OMS.
Ci possiamo fidare ?
Ci dobbiamo fidare, abbiamo bisogno di esperti autorevoli (sembra !) e soprattutto intellettualmente onesti (sembra !).
Quindi ho esaminato le considerazioni di questi esperti, ma sono rimasto DELUSO !
Alla domanda “Che cos’è il 5G” viene risposto con una affermazione, secondo me, deviante : “Si prevede che il 5G aumenterà le prestazioni e una vasta gamma di nuove applicazioni, incluso il rafforzamento della sanità elettronica (telemedicina, sorveglianza a distanza, telesurgery)”.
Che ci siano settori importanti come la salute, lo stiamo verificando oggi con questo dannato virus. Che ci siano settori che abbisognano di innovazione e “sfruttamento” del mondo informatico, senza alcun dubbio questa è la sanità. Ma prima di adottare strumenti e mezzi superveloci e capaci, dovremmo stabilire protocolli di comunicazione aperti, efficaci, gratuiti ed affidabili. E sulla sanità (mondiale), c’è molto da fare, Ilaria Capua ce lo ha insegnato.
A proposito di “rischio sanitario” l’OMS ci dice che “sta conducendo una valutazione del rischio sanitario dall'esposizione alle radiofrequenze, coprendo l'intero intervallo di radiofrequenze, incluso il 5G, che sarà pubblicato entro il 2022.”
E nel frattempo, che succede ?
Forse è venuto il momento di applicare il principio di precauzione come è spiegato all’articolo 191 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea che si riferisce a un approccio alla gestione del rischio in base al quale, se vi è la possibilità che una data politica o azione possa danneggiare il pubblico o l’ambiente, e se non c’è ancora consenso scientifico sulla questione, la politica o l’azione in questione non dovrebbe essere perseguita. Una volta disponibili più dati scientifici, la situazione dovrebbe essere riesaminata.
Anche
la posizione del M5S (nazionale) non è molto lineare. Per esempio. Se voi
provate ad ascoltare su questo link le varie FAQ proposte, al punto 2 ( È vero che non si conoscono gli effetti delle
emissioni del 5G?) la risposta è “L’Organizzazione Mondiale della
Sanità ha già studiato gli effetti dei campi elettromagnetici anche per le
frequenze utilizzate dal 5G.”, mentre abbiamo scoperto che fino al
2022 (vedi sopra) NON sarà pubblicata la “valutazione
del rischio sanitario”.
Quindi
?
Perché
fare queste affermazioni ?
Ma
affrontiamo il problema. Io credo che noi
si possa fare qualcosa e questo documento ci suggerisce alcune
azioni che possiamo fare e altre che è meglio non fare. Ricordiamoci che il
Comune (Sindaco) deciderà cosa e come governare il 5G. Quindi rimbocchiamoci le
maniche ed esaminiamo il problema evitando il solito fanatismo alla Boldi.
1. Sembra
che le reti 5G “illuminino” principalmente gli apparati connessi (smartphone,
tablet e fra poco anche altri tipi di apparati tipo autoveicoli e, chi dice
anche, elettrodomestici!), quindi per evitare il 5G basta non dotarsi di questi
apparati.
2. L’ANCI
DEVE indicare regole amministrative uniformi e coordinare le fasi di
regolamentazione soprattutto al momento del collaudo e verifica delle antenne
RF (Radio Frequenza). Da non dimenticare le regole di salvaguardia di salute e
sicurezza che, meglio sarebbe, fossero redatte a livello Europeo e non solo
nazionale.
3. In
particolare il Comune, e questo sarà il nostro compito, dovrà governare e regolare il processo di realizzazione delle reti pianificando i siti e
garantendo la copertura del 100% del territorio ma, soprattutto, con il rispetto dei vincoli a salvaguardia della
salute. Un “catasto” dei siti è senza dubbio la soluzione per garantire
copertura e salute evitando sovrabbondanza di siti (in Italia ci sono diverse
aziende che intendono operare con il 5G, TIM, Vodafone, Wind etc.).
Personalmente
aggiungo, che in città (nelle città!), per diminuire i benedetti campi
magnetici, abbiamo già anche l'altra soluzione che è la fibra ottica (che NON ha problemi
di campi magnetici!) che risolverebbe molti problemi di comunicazione e volendo
potremmo eliminare addirittura le antenne televisive dai nostri tetti con la
conseguenza, di limitare anche siti per l’amplificazione dei segnali (negli
States, questa soluzione c’è da decenni con canali TV via cavo). Con l’ingresso
del 5G, molte aziende stanno diminuendo l’investimento sulla fibra perché, per
loro, il 5G è molto più economico e facile da installare.
Infine
aspettiamo le decisioni dell’OMS ma anche di Istituzioni, naturalmente
pubbliche, che ci aiutino a renderci consapevoli che l’uso di QUALSIASI nuovo
strumento può avere comunque effetti sulla nostra vita. Evitiamo di aspettare
anni per scoprire che “allontanare il cellulare” dalla nostra testa utilizzando
cuffie, limita il riscaldamento dei tessuti
corporei, “The body tissues closest to the phone absorb more energy than
tissues farther away” (I tessuti corporei più vicini al telefono assorbono più
energia dei tessuti più lontani.”, come ci dice l’American Cancer Society .